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Rai: bene Giorgetti su canone, ora investire su servizio pubblico

“Durante l’audizione in Commissione Vigilanza il Ministro Giorgetti ha sgomberato il campo sulle voci circolate nelle scorse settimane circa l’abolizione del canone Rai, e la conseguente abolizione del servizio pubblico, tutt’altro: il governo nel nuovo contratto di servizio ha messo nero su bianco che il servizio pubblico deve avere tutte le risorse necessarie per assolvere alla sua funzione.

Ed è la prima volta nella storia della Rai che viene fissato questo principio. C’è indubbiamente la volontà di armonizzare il canone e individuare nuove forme di riscossione più adeguate al tempo che viviamo, togliere l’imposta dalla bolletta elettrica e valutare l’ipotesi di inserirla sulle utenze telefoniche è una strada interessante su cui vale la pena fare degli approfondimenti.

Nel tempo in cui le grandi piattaforme dell’industria digitale prendono il sopravvento nel mercato dell’audio visivo grazie agli enormi capitali che hanno a disposizione, risulta di fondamentale importanza continuare a garantire ai cittadini un servizio pubblico di livello, per questo abbiamo chiesto al Ministro Giorgetti di valutare l’opportunità di lasciare alla Rai tutto il canone.

Infatti in pochi sanno che dei 90€ del canone, circa solo 77€ finiscono nelle casse dell’Azienda, il resto finisce nel fondo all’editoria per sostenere emittenti locali e giornali. Il fondo all’editoria deve indubbiamente continuare ad essere sostenuto ma si possono trovare altre forme, così da consentire alla Rai di investire nella digitalizzazione e nel rilancio dell’industria audiovisiva italiana.”

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